il DUSKday
Orvieto
24-25 sett. 2005
La festa dei Genesis fans italiani
I commenti dei
protagonisti
- Simone Mazzilli
-
Enrico Geretto
Gli altri commenti
su:
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Il Corriere della sera
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musicalnews.com
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Le guide di Supereva
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Tiscali.musica
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Per festeggiare i primi
cinquanta numeri di Dusk è stata scelta la splendida città di Orvieto.
Due bellissime location hanno ospitato l’evento: al Palazzo dei Sette il
Genesis Club Umbria “Rex House” di Silvio Amenduni ha allestito una bella
mostra fotografica e discografica. Foto scattate dagli appassionati della
band in concerto erano appese su appositi espositori unitamente a
manifesti e locandine, mentre in una teca orizzontale è stato possibile
ammirare rari singoli dei Genesis e dei membri solisti, promozionali, tour
programme ed altre prelibatezze. In una sala attigua, intanto, video dei
Genesis e dei solisti venivano proiettati senza soluzione di continuità.
Il convegno è invece avvenuto al Palazzo del Capitano del Popolo. Dopo i
saluti dell’assessore del Comune di Orvieto e di un rappresentante
dell’associazione benefica Mani Tese, la parola è passata a Mario
Giammetti, direttore di Dusk.
Mario ha brevemente introdotto la serata spiegando la ragione di vita di
un giornale come Dusk ed ha chiamato a raccolta alcuni dei suoi più
stretti collaboratori, iniziando da Mino Profumo, grande collezionista e
storico che ha a sua volta offerto al pubblico in sala una proiezione
inedita, un breve estratto dal secondo concerto in assoluto di Peter
Gabriel.
Subito dopo è stato il turno di una originale performance dell’attore Ciro
Masella, che ha recitato alcuni testi dei Genesis accompagnato dalle
tastiere di Stefano Tofi, che ha suonato diversi brani dei Genesis ma
anche delle varie carriere solistiche.
Si sono poi succeduti vari altri collaboratori di Dusk: Davide Castellini,
autore del libro “Le canzoni di Peter Gabriel” e in procinto di dedicare
un analogo volume alle liriche dei Genesis; Roger Salem, trascrittore di
numerose interviste; Marcello Cirese, noto collezionista e super esperto
in materia bootleg; Dardo Binetti, autore dell’appendice al libro di Mario
“The Defector”, dedicato a Steve Hackett, presentato in anteprima proprio
ad Orvieto (avrebbe dovuto essere presente in realtà il titolare della
Edizioni Segno, Piero Mantero, trattenuto all’ultimo istante da altri
impegni, così come è stato purtroppo impossibilitato a intervenire Stefano
Tucciarelli).
Sono quindi salite sul palco, una dopo l’altra, due coppie: la prima
costituita da Simone Mazzilli e Salvatore Intragna, rispettivamente primo
ed attuale webmaster del sito di Dusk; la seconda da Paolo Leone e Enrico
Geretto, nella qualità di propulsori di eventi particolari.
A questo punto vi è stato il concerto degli After Genesis, il trio toscano
che ha recentemente pubblicato l’album “The Cryme Of Selling Lambs”. La
loro performance è durata circa tre quarti d’ora ed è stata molto
apprezzata dal pubblico.
La serata si è avviata alla conclusione con la proiezione del filmato “Dal
Surrey a Orvieto: gli auguri filmati dei Genesis per Dusk”. Nel breve ma
toccante filmato, immagini della Charterhouse si sono alternate alle
bellezze di Orvieto, per poi spostarsi nella campagna inglese, per una
visita agli studi dei Genesis The Farm. Il filmato prosegue con gli auguri
filmati di Tony Banks, Steve Hackett, Anthony Phillips e Ray Wilson, e si
conclude con la successione delle cinquanta (anzi, cinquantuno,
considerando il numero zero) copertine di Dusk.
La sorpresa è arrivata alla fine del filmato, quando il telefono è
squillato due volte, e il numeroso pubblico presente ha potuto ascoltare
in diretta le voci di Anthony Phillips e Mike Rutherford.
Un’ulteriore canzone degli After Genesis (“Harold The Barrell”) è stata
l’arrivederci e il viatico per spostarsi in un’altra sala del Palazzo del
Capitano del Popolo, dove era stato allestito un ricco buffet che è stato
allietato da una inattesa ulteriore performance, capitanata da Simone
Mazzilli, per voce, chitarra acustica e basso, di alcune canzoni del primo
album dei Genesis.
Una gigantesca torta con cinquanta candeline ha chiuso per davvero la
festa di Dusk. |
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