Che cosa dire: una
manna per i cultori con velleità biografiche, una palla per chi lo
considera da tempo un ex musicista rock, un bel modo per capire una
serie di cose di prima mano (credo solo ora di avere realizzato appieno
tutta la faccenda del nice guy e della Phil's vision su
tutta una serie di questioni che prima forse solo intuivo…). In
qualunque caso un documento imperdibile su trent'anni di musica rock di
altissimo livello (nella mia opinione, solo questo giustificherebbe la
spesa!).
Gossip
(…roba per golosi!): beccatevi queste, in ordine sparso!
durante 'In the air
tonight' a Top of the Pops, Phil suonò con un vaso di colore/vernice
appoggiato accanto alle tastiere. Si pensò che la cosa fosse collegata
al fatto che Andy (come la chiama lui - prima moglie) si era messa
assieme ad un imbianchino!;
c'è un bellissimo
promo di 'Both Sides' in cui le due mezze facce (ricordatevi la cover)
si parlano (ad una velocità folle! Benedetti i sottotitoli);
il padre di Phil era
un assicuratore ed io ho appena scritto un libro sui prodotti
assicurativi, Paolo Leone vende polizze, Mario ha appena pagato
l'assicurazione del motorino (dopo anni). Non trovate si tratti di una
coincidenza che significa qualcosa di sicuro…?
come si chiama la
barca di Phil? Fil d'or (ve lo giuro. Mai vista una puttanata simile:
potremmo indire un referendum tra di noi per trovare qualcosa di
ugualmente cretino - ma più divertente tipo 'Hole in the water' o
qualcosa di simile - e poi proporglielo!);
il tipo non fa
cappelle (in genere): però la stecca che prende durante il Live Aid
(ricordate il pezzo?) gli è rimasta pesantemente sulle palle (cfr da più
parti del DVD);
anche se può sembrare
una cazzata, la vicenda del vicino di Loxwood che sta per essere
sbattuto fuori di casa per debiti e che alla disperazione suona il
campanello di Phil che gli allunga un bel po’ di pound, a me è piaciuta!
Happy ending: il tizio dopo due anni glieli riporta e Phil pensa che è
questo quello che dovrebbe succedere (sì, lo so, è roba da ragazzine ma
io sono un animo sensibile…);
durante Buster c'era
una scena in cui Phil doveva comparire di schiena saltando fuori dal
letto (ergo con il culo scoperto). La produzione tenta di convincerlo ma
lui non demorde: puritani si nasce (dalle parti della perfida Albione).
Alla fine infila un paio di short (blu - orrendi) che quando Julie
Walters vede (durante la ripresa) scoppia a ridere!
la migliore: al suo
primo anniversario con Orianne, Phil incarica Danny (suo assistente) di
prenotare in un albergo di Losanna, ordinare dei fiori, dello champagne
e guarnire il tutto con un biglietto del tipo: Orianne ti amo, Phil.
Durante la conversazione telefonica per realizzare il tutto Danny non ci
becca molto con gli svizzerotti, ma alla fine tutto sembra a posto. Il
giorno dopo arriva Phil che gli piazza un biglietto sotto il naso e gli
urla: 'Leggi questo!'. C'era scritto: Phil ti amo, Danny. Replica del
suo assistente (ricordo ancora come si tracannò il vino che Paolo ed io
gli recapitammo al tavolo del ristorante a Como!): 'questa è la più
assoluta verità!'
Quello che
più mi ha colpito (… e chi se ne frega!): non
credevo che la faccenda dei fax intercettati comparsi sul Sun (con cui
Phil scaricava Jill) potesse essere ritenuta di così grande peso nel
declino della popolarità di Phil. A più riprese, in più parti del dvd,
torna questa vicenda, che onestamente, fosse capitata a Mick Jagger
oppure a qualche altro personaggio famoso in Italia, secondo me non
avrebbe lasciato memoria per più di un paio di giornate. Ovviamente non
sono in grado di valutare l'eco che la questione ha prodotto al tempo in
Inghilterra e nei paesi anglofoni ma, da un lato, il rammarico di Phil e
dall'altro, la reiterazione degli attacchi da parte dei media, mi sono
sembrati spropositati. Non capisco la mancanza di scissione tra
l'artista e i suoi manufatti e la sua vita privata (…nel regno del
rispetto della privacy!…. ma anche dello scandalo Profumo - anni
‘60) e ancora di più sarei sorpreso se realmente la caduta di popolarità
fosse dipesa da questa vicenda buona solo, per me, per Novella 2000!
L'unica spiegazione che mi riesce (ma che vorrei condividere con qualche
altro, posto che a qualcuno importi qualcosa!) è che forse, l'essere
stato un esempio di probità, di grande lavoratore, di persona a modo, in
un mondo di trasgressivi, drogati e figli di puttana, nel momento in cui
è scivolato sulla classica buccia di banana, gli abbia alienato in modo
massiccio simpatie ed attenzioni (insomma, non vedevano l'ora di
impallinarlo, il tutto perfettino!). Boh, la questione rimane aperta…
(più propenso a ritenere che, per il grosso pubblico, l'ultimo grande
lavoro di Phil sia 'But seriously');
Close
(… non vi importuno più per almeno un altro paio d'anni - giuro giuron
che el diavolo fassa un boccon!): perché non facciamo una lettera
(tramite Mario, riscusami!) firmata da chi ci sta (magari a mezzo mail,
non lo so) con la quale diciamo a Phil quello che pensiamo (da quanto ho
capito è tremendamente attento alla opinione che hanno di lui i media e
le persone in genere). Non un atto d'amore incondizionato, ma il fatto
che noi fans consideriamo l'artista (che ovviamente riflette le vicende
dell'uomo) e lo valutiamo per la sua opera e non per quello che fa o non
fa nella sua vita privata. In altri termini, è ovvia (e tipica di Phil)
la catarsi (?!?) a mezzo della musica (e ciò spiega, almeno in parte
'Dance Into The Light' album per me non troppo convincente) ma,
personalmente credo che Phil come musicista ci possa riservare cose
splendide almeno quanto quelle che noi tutti amiamo del suo passato,
senza necessariamente doversi fare condizionare dal modo in cui gli
facciamo vivere la sua popolarità!
Ritengo che dopo
avere lavorato incessantemente per 30 anni circa ora sia solo scarico e
privo delle energie migliori per continuare a creare musica con il
piglio ed il gusto che lo hanno contraddistinto negli anni passati.
Lunga vita a re Phil! (...traspare forse che si tratta del mio Genesis
preferito?)
Henry, quanto mi
mancavate, Geretto
P.S.: perché amo Phil?
Ho sempre amato i contrari: non gli intelligenti che sanno fare solo gli
intelligenti (arroganti), non gli stupidi che provano a fare gli
intelligenti (dannosissimi), ma gli intelligenti che nella vita (non
sempre!) fanno gli stupidi (merce rara). Phil, inglese fino al midollo,
è però sempre stato contraddistinto da grande calore nelle relazioni, da
affabilità, umorismo ed ironia. Insomma un italiano nato a Londra: siete
d'accordo? (dare risposta solo a margine della visione di A life less
ordinary!) |