Warner Music Vision 2564 60487-2 |
Sapete qual è la prima
sensazione che questo dvd mi ha suscitato? La nostalgia per i miei 18 anni:
ricordo che comprai il vhs nell’autunno del 1990 in un negozio (che oggi non
esiste più, ed era il più grande di Ravenna…) del centro città. Non ero
potuto andare il 17 maggio al Palatrussardi di Milano e la videocassetta
(una delle prime che acquistai) mi dava l’illusione di essere proprio lì, in
mezzo al pubblico.
Quando Phil Collins
registrò questo concerto alla Waldebuhne di Berlino il 14 e 15 luglio del
1990 per la tv tedesca e, in seguito, per un VHS intitolato “Seriously Live
in Berlin” e (in parte) per un album live, era all’apice della sua carriera,
sia come artista che come performer. L’album “… But Seriously” (uscito nel
novembre 1989) ebbe cinque singoli nella top forty, eguagliando l’exploit di
“Invisibile Touch” dei Genesis, mentre il tour, iniziato nel febbraio del
1990, durò 8 mesi per 127 spettacoli di 2 ore e mezza ciascuno, senza
considerare le apparizioni televisive (!). Phil era davvero ovunque, come
ricordavano anche Bob Geldof e Ozzy Osbourne nel recente documentario “A
Life Less Ordinary”, e non passava mese senza una nuova uscita audio e
video, che puntualmente riscuoteva successo. Questo show ce lo ricorda: Phil,
in versione maestro di cerimonia (come la lunga e divertente presentazione
in stile tv americana dei serissimi musicisti ci mostra), riproponeva
il suo miglior repertorio senza risparmiarsi, cantando, suonando il piano,
la batteria (vedere “Hand In Hand” e “The West Side”, i soli veri momenti
jazz rock dello spettacolo in stile Brand X, per credere!) e anche le
tastiere in “Something Happened On The Way To Heaven”. Accanto al leader e
mattatore, però, c’era una band talentuosa e precisa, nella quale spiccavano
le nostre vecchie conoscenze Stuermer e Thompson, oltre ai Phenix Horns del
compianto Don Myrick, a Leland Sklar al basso e Brad Cole alle tastiere.
Naturalmente la parte del leone la fecero i brani dell’album del 1989 (otto)
e di “No Jacket Required” (ben sette su undici).Vennero invece un po’
sacrificati i primi due album, anche per lo spazio concesso ai singoli
tratti dalle colonne sonore. Presente come consuetudine di ogni tour una
cover, “Always”, vecchio standard di Irving Berlin. Tanti gli highlights,
dal poderoso duetto alla batteria con Chester in “Colours” alla versione
soft di “Doesn’t Anybody Stay Together Anymore?” (nettamente superiore alla
versione di “No Jacket Required” e in seguito pubblicata anche su singolo);
dagli interventi dei bravissimi e sottoutilizzati coristi Fred White,
Bridget Bryant e Arnold McCuller in “Easy Lover” e “Separate Lives” alla
migliore versione live di “In The Air Tonight” mai sentita (seguita dal
pubblico con il fiato sospeso); dal festoso medley dei bis al coro finale di
“Take Me Home”. Il pubblico tedesco, tradizionalmente accogliente e generoso
sia nei confronti dei Genesis che dei solisti, partecipò entusiasticamente
(è da vedere come gli spettatori ondeggiavano le braccia durante “Two Hearts”)
e, forse, fu proprio durante questo interminabile tour di arene e palasport
stipati che Phil si rese conto di aver eclissato il suo vecchio gruppo in
popolarità (“Questi sono stati i concerti più grandi che ho fatto da solo”,
raccontò nell’intervista presente sul dvd) e di dover privilegiare la
carriera solista ai Genesis.
Tredici anni dopo, ecco
la versione rimasterizzata (con la possibilità di scegliere tra due opzioni
sonore: dolby audio 2.0 e surround 5.1) in doppio Dvd, dal titolo diverso
(ora uniformato a quello del Cd), ma dall’identico contenuto, inclusi i
sottotitoli in tedesco durante le presentazioni. Oggi come allora, il
formato video surclassa quello audio: infatti, dove il Cd si limitava a
raccogliere i brani di successo, il filmato comprendeva la performance
integrale; caso, questo, quasi unico nel contesto delle uscite video di
Genesis e solisti e che rendeva “Serious Hits live” il concerto ideale da
trasferire in dvd. Tutto sommato giusto, quindi, non avere aggiunto bonus
tracks alla scaletta originale, dato che comunque brani live tratti da altri
concerti del tour erano già apparsi nel video del 1992 “But Seriously – The
Videos”. Troviamo invece due superflue photo-gallery (con foto già viste nel
booklet del cd), uno schema della costruzione del palco, il simpatico tour
programme in stile vecchia locandina di circo del 1800 e un’intervista
(sottotitolata anche in italiano) che ricordo trasmessa in tv all’epoca, ma
che purtroppo non è quella che comprendeva anche le prove del tour
(anch’essa andata in onda) e che sarebbe stata ben più interessante; le
immagini che la accompagnano, peraltro, provengono dallo stesso concerto:
non sarebbe stata una cattiva idea inserire delle riprese fatte nel
backstage. (Una curiosità: fu in questa sede che Phil confermò l’allora
imminente riunione dei Genesis per le session che avrebbero partorito “We
Can’t Dance”). Senza dubbio, tra le extra features la più valida è la
possibilità di vedere il concerto da più angolazioni (tranne, chissà perché,
“One More Night”, “Doesn’t Anybody Stay Together Anymore” e la presentazione
della band): gli appassionati di tecnica musicale, ma non solo loro, ne
gioiranno. Vale insomma la pena di gettare via il vecchio vhs? Tenendo conto
anche di un prezzo più che accettabile, trattandosi di un dvd doppio, direi
senz’altro di sì. Questo video è altamente consigliato sia ai fan incalliti
sia a chi, ora che Phil ha diradato la sua attività live, volesse rivederlo
in azione al top della sua forma e ricordare un tempo in cui si potevano
riempire le arene senza balletti e costumi succinti, ma con la sola forza
della musica. Sarebbe auspicabile, anzi, che lo stesso trattamento venisse
applicato anche agli altri concerti della videografia di Phil: come la
splendida versione live di “If Leaving Me Is Easy” (presente nel dvd “Face
Value” e registrata nello show del 1985 a Dallas che diventò poi il video
“No Ticket Required”) ci ha mostrato, gli spettacoli vennero filmati
integralmente… |