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...mille persone... è questo
il numero di appassionati che è accorso sabato 3 aprile 2004 nella
bellissima sala Palladio della fiera di Vicenza, per assistere al concerto
dei Supper's Ready, sicuramente una delle migliori tribute band presenti
in Europa... davvero brava nel ricreare fedelmente il sound dei nostri
amati Genesis. Questo concerto era molto atteso dai fans. C'era
un'aspettativa superiore poiché per la prima volta, su suggerimento del
sottoscritto, si inaugurava la doppia batteria. Sei mesi di lunghe e
meticolose prove in sala hanno dato il loro bravo frutto. Il grande
Sandro Giudici, eccellente batterista del gruppo e il drummer di
classe, Attilio Rovai, manco a dirlo, ex Supper's ready... si sono
intesi alla perfezione, mai un'indecisione o una sovrapposizione, sempre
precisi e al tempo stesso caldi e coinvolgenti nelle loro esecuzioni.
Il repertorio ha soddisfatto un po' tutti
i palati. Partiti con le veloci e commerciali
Turn it on again e
Abacab,
giusto per scaldare i fans più giovani, si è poi subito passati a brani
che allertassero tutti e cinque i sensi, come
The Lamb, collegata a
Musical Box - closing section, eppoi via, una dopo l’altra le gemme
della discografia Genesis:
il medley di In The Cage (con una
Afterglow...da brivido!)
One for The Vine
Entangled
Supper's Ready
Firth Of Fifth...
Home By The Sea, e altre ancora, sino alla relativamente recente
Fading Lights.
A chiudere, il drum duet che è sfociato (ovviamente), in
Los Endos, con il pubblico tutto in piedi, capace di applaudire per
un minuto e 40 (cronometrato). Tutti hanno offerto una prestazione
straordinaria, superiore al già elevato standard della band, composta da:
Cristiano Giongo alla chitarra acustica, con i suoi deliziosi
virtuosismi Hackettiani (sentite la sua Firth of Fifth, prego!),
il giovane ma già navigato Matteo Dell’osso al basso e alla
chitarra a doppio manico,
il Tony Banks nostrano, ovvero Frediano Delladio, autentica spina
dorsale del suono Supper’s Ready,
e poi Andrea Toso, superbo cantante, generosissimo… finalmente
sciolto e disinvolto sull’enorme palco messogli a disposizione. Pensate…le
canoniche due ore e trenta, che rappresentavano lo standard dei loro
concerti, a Vicenza non sono bastate! A forza di bis si è arrivati a tre
ore e dieci!!! Poi….stravolti dalla stanchezza, ma felici e appagati per
la performance prodotta, hanno ancora salutato a lungo il pubblico,
trattenendosi amichevolmente con tutti coloro che desideravano
ringraziarli o complimentarsi di persona. Per chi ama la musica dei
Genesis, ed ha assistito a questo concerto, è stata una serata
semplicemente bellissima. |