la band:
Lello Roccasalva: tastiere
Diego Di Finizio: chitarre
Ciro Sebastiani: basso e chitarre
Paolo Terzi: batteria e voce
Marco Signore: voce, tastiere
Paolo Terzi e
Simona sposi!!!
Visitate il sito della band:
www.madmenmoon.it
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MAD MEN MOON
Oddly Shed, Caserta 27 maggio 2005
dal nostro inviato Nando Caserta:
<<...forse non saremo i migliori... ma siamo i più simpatici!>>. E’
proprio vera quest’affermazione tratta dal sito di Marco Signore, tant’è
che ci ritroviamo sempre più spesso ad andare ai concerti dei Mad Men Moon,
ed è sempre bello poterlo fare nella bella cornice offerta dall’Oddly Shed
di Caserta. Simpatici ed anche bravi aggiungo visto che riescono a passare
con disinvoltura dal repertorio Gabriel a quello Collins. Venerdi sera 27
maggio ci siamo ritrovati io, Salvatore Intragna, Achille Benigni ed altri
amici intorno ad un tavolo per assistere ad un’altra prova del mitico
gruppo. Si inizia subito con Watcher of the Skies con l’ineccepibile intro
di Lello e con Marco alle prese con il solito mantello e le ali di
pipistrello che un po’ mi tolgono il gusto del mio solito grido che non
mancherà però alla fine del brano; rimango spiazzato dal bel tappeto di
tastiere su Dodo e Marco dà una bella prova vocale anche perché le
tonalità basse (insolite all’epoca per Collins) più gli si addicono come
in tutti i brani gabrielani. Naturale è proseguire con Abacab dove Diego
non incanta come al solito con i fraseggi alla chitarra. Il mondo delle
piante si rivolta all’umanità ed a capeggiare la rivolta è l’Hogweed
Gigante, racconta Marco lentamente e dopo avermi dedicato il brano (grazie
ragazzi!) mi lascia gridare il titolo alla maniera di Gabriel: The Return
Of The Giant Hogweed: in evidenza il basso di Ciro e il crescendo di
tastiere di Lello. Superba è la successiva Ripples cantata dal bravo Paolo
dove però Diego non convince nella parte finale: non è particolarmente in
serata, ma si riscatta alla grande con la bellissima melodia dell’assolo
più sognante e languido della storia del rock di Firth of Fifth.
Decisamente meritorio il lavoro fatto dai ragazzi “sul condensato” di The
Lamb lies down on broadway con l’opener omonima, Fly on a Windshield,
Hairless Heart, The Lamia e In The Cage dove le meravigliose atmosfere del
disco sono state interpretate egregiamente da questi Pazzi Uomini Luna,
che stasera hanno fatto impazzire anche il pubblico che ha applaudito
entusiasticamente la performance. Si va avanti con la danzereccia Jesus He
Knows Me che si ascolta con piacere per passare al capolavoro The Fountain
of Salmacis, apertura alle tastiere di Lello da brividi, ma neanche in
questo brano riusciamo a cogliere positivamente gli interventi solistici
di Diego decisamente non in serata. L’apertura ariosa di tastiere su una
base percussiva creata dalla drum machine introduce la splendida Fading
Lights con il simpatico Paolo Terzi alla voce che mi procura antichi
brividi. C’è ancora spazio per la “The Way We Walk version” di I Know What
I Like e il bel finale della possente Los Endos dove, come sempre sono in
evidenza le doti percussive di un convincente Paolo. I ragazzi sono
stanchi, ma sanno che il pubblico non ne vuole sapere di andare a casa, e
allora ci regalano una short version di The Knife. Che dire sono sempre
grato a chi sa suscitare delle belle emozioni e i Mad Men Moon lo fanno.
Voglio fare gli auguri a Paolo e Simona che si sono sposati e quindi al
prossimo concerto potrò dire “moglie” e non più “compagna” eheheheheheh………..
Buona estate a tutti!!! |
La scaletta |
Watcher of the skies |
Dodo |
Abacab |
The return of the giant hogweed |
Ripples |
Firth of fifth |
The Lamb medley: The lamb lies
down on Broadway, Fly on a windshield, Hairless heart, The
Lamia, In the cage |
Jesus he knows me |
The Fountain of Salmacis |
Fading lights |
I know what I like (the way we
walk version) |
Los Endos |
The Knife |
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